Alla voce “partite della vita” non sappiamo quale posizione occupi. Ogni tifoso infatti ha una gara del cuore alla quale è legato per vari motivi e poi negli ultimi vent’anni il Frosinone ne ha giocate diverse di “finali”. Di sicuro però la sfida di domenica sera (ore 20.45) contro l’Udinese è da podio, mette in palio una bella pagina di storia e potrebbe regalare una gioia mai provata finora dai sostenitori giallazzurri.
Domenica sera infatti si deciderà la salvezza del Frosinone dopo un campionato duro, incerto ma giocato sempre a testa alta e che probabilmente meriterebbe l’epilogo migliore. Anche gli avversari devono conquistare la permanenza in Serie A in uno scontro diretto crudele pure se il Frosinone avrà 2 risultati su 3 e poi molto dipenderà dall’Empoli condannato a battere la Roma. I friulani giocano in A da 29 anni di fila e retrocedere sarebbe un’autentica disdetta.
Una notte da dentro e fuori
E’ un’ultima giornata thrilling con 3 squadre in lotta per evitare l’ultima retrocessione dopo quelle di Salernitana e Sassuolo. Due partite alle 20.45 sull’asse Frosinone-Empoli decideranno la terza condanna. Frosinone, Udinese ed Empoli sono padrone del loro destino: con una vittoria sarebbero salve. Ma il Frosinone può contare anche sul pareggio e potrebbe addirittura perdere se l’Empoli non riuscisse battere la Roma. La squadra di Di Francesco è sulla carta favorita in questo gioco ad incastri anche perché giocherà in casa con la spinta di uno stadio sold out. “Non giocheremo per pareggiare perché sarebbe un errore ma serviranno coraggio e soprattutto grande lucidità”, ha sottolineato Di Francesco.
Anche l’Udinese comunque è salva se pareggerà e l’Empoli non vincerà. I toscani invece dovranno vincere per forza. Altrimenti possono sperare al massimo in uno spareggio con l’Udinese in caso di pareggio e la sconfitta dei friulani. “Dobbiamo mettere in campo tutte le forze e l’intelligenza per superare il Frosinone. E non dovremo fare calcoli, vogliamo la vittoria”, ha chiosato il tecnico dei bianconeri Fabio Cannavaro nella conferenza stampa della vigilia.
Come una scatola cinese
Sarà una partita molto complessa che inevitabilmente sarà condizionata dal risultato di Empoli-Roma (“Non ho chiamato De Rossi, siamo professionisti e non serve la mia telefonata per ottenere un atteggiamento diverso”, ha precisato DiFra). L’allenatore giallazzurro lo sa benissimo e prevede più partite nella stessa gara. “Prevedo momenti diversi – ha continuato Di Francesco – Bisogna essere bravi a cambiare spartito e trovare nuove soluzioni. Si tratta di una delle gare più importanti degli ultimi anni, la stiamo preparando bene consapevoli che la posta in palio è molto alta”.
L’aspetto psicologico fondamentale. I timori non mancano come la pressione. Ma Di Francesco guarda il lato positivo. “Un po’ di paura è normale che ci sia ma dovrà servire ad aiutarci l’uno con l’altro – ha osservato il tecnico giallazzurro – Non dobbiamo perdere il filo del discorso delle ultime uscite. Alzare l’attenzione. Serviranno determinazione e bisogna crederci sempre come abbiamo fatto dall’inizio del campionato. Ci davano per spacciati ed invece questo pronostico ci ha regalato forza e coraggio. Faccio un esempio: col Sassuolo ho vinto la gara-promozione al 93’ ed in 9 contro 10”.
Compattezza ed entusiasmo
L’equilibrio mostrato nelle ultime partite (esclusa l’Inter) dovrà accompagnare il Frosinone. “Per attaccare bene bisognerà difendere meglio – ha sottolineato Di Francesco – Ma non ciò non significa essere arroccati ma vuol dire compattezza dall’inizio alla fine. Ciò farà la differenza. Affrontiamo una squadra forte fisicamente, ben strutturata e con un’identità ben precisa. Non pensavo che arrivasse a giocarsi la salvezza all’ultima giornata. Cannavaro ha restituito una certa solidità. Ma troverà un popolo che vuole salvarsi”.
A proposito di tifosi, l’attesa in città è spasmodica. Lo “Stirpe” è sold out. Annunciate coreografie da brividi con lo stadio che si colorerà di giallazzurro. “Abbiamo notato striscioni ovunque con suscritto “DifendiamolA” – ha osservato Di Francesco – E’ il grande messaggio che ci arriva e non serve altro. Il calore della gente è incredibile, i tifosi ci ringraziano, ma vorrei che facessero lo stesso domenica sera. E’ la partita più importante della mia carriera perché è la prossima ed è questa la mia filosofia. Ma deve prevalere il noi, non l’io. Questa società, i suoi tifosi e la squadra per quello che ha mostrato meritano di restare in Serie A”.
Mazzitelli sempre in dubbio
Di Francesco non vuole dare vantaggi e sulle scelte non si sbilancia. “Stiamo provando a recuperare Mazzitelli e dobbiamo valutare le condizioni di alcuni elementi – ha tagliato corto – Decideremo dopo la rifinitura”. In linea di massima dovrebbe essere confermata la formazione che ha sbancato Monza. Un 3-4-2-1. Tra i pali Cerofolini dietro una difesa composta da Lirola, Romagnoli ed Okoli. A centrocampo Zortea e Valeri sulle fasce, interni Barrenechea e Brescianini. Soulé ed Harroui alle spalle del centravanti Cheddira.
A questo punto Mazzitelli potrebbe andare in panchina come a Monza. Se invece il capitano verrà rischiato, Brescianini si sposterebbe sulla trequarti al posto di Harroui. Ma non è da escludere una soluzione Gelli a centrocampo o sulla trequarti. Lo stesso Harroui diventerebbe una carta importante da giocarsi in corsa.
Thauvin e Pereyra a mezzo servizio
L’Udinese dovrà rinunciare all’attaccante Success. Mentre Thauvin e Pereyra andranno in panchina e potrebbero diventare la carte della disperazione. Pochi dubbi sul modulo, sarà ancora 3-4-2-1. Okoye in porta, con Nehuen Perez che giostrerà a sinistra per provare a contenere Soulè. Bijol al centro con Kristensen a destra. Anche sulle fasce non ci dovrebbero essere novità con Kamara ed Ehizibue verso la riconferma. Walace e Payero in mezzo, Samardzic sulla trequarti. Brenner e Davis si contendono una maglia. La sensazione è che il brasiliano sia in pole con l’attaccante inglese che subentrerà nel secondo tempo per affiancare Lucca.
“Il Frosinone sa di giocare contro una squadra che può metterla in difficoltà, mentre l’Empoli se la vedrà con la Roma, una delle migliori formazioni del girone di ritorno – ha detto Cannavaro – Nessuno voleva arrivare a questo punto, ma quando ho firmato ci davano per morti e invece siamo qui a lottare. Questo perché ho a disposizione degli uomini che hanno dato una grande risposta. Mi aspetto da loro un ultimo sforzo. È una montagna pazzesca da scalare, ma dobbiamo mettere la bandierina sopra. Ad oggi siamo salvi, però dobbiamo capire che bisogna giocare con la testa. Se vogliamo risolverla nel primo tempo o aspettando ciò che succede sugli altri campi sbagliamo. Dobbiamo provare a vincere senza fare calcoli. Anche il Frosinone deve fare la partita”.
Su Roma-Empoli il tecnico dei friulani taglia corto: “Il nostro è un popolo che ha sospetti ovunque, penso che la Roma farà la sua partita. Nessuno vuole andare in campo per perdere. È la normalità nello sport. Da questo punto di vista sono sereno”.
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