Ad avanzare la proposta è stato direttamente il Segretario Regionale del Partito Democratico, Daniele Leodori. Lo ha fatto venerdì prima di Pasqua, incontrando i Consiglieri regionali Dem del Lazio per gli auguri: tra colombe e uova di cioccolata gli ha chiesto cosa ne pensassero. Tutti hanno acceso il semaforo verde e soprattutto hanno detto di essere pronti a fare la loro parte. Il Partito Democratico ha mobilitato il suo presidente regionale Francesco De Angelis chiedendogli di tenersi pronto a scendere in campo ancora una volta e considerare la possibilità di essere candidato alle Europee di giugno.
Il Segretario regionale intende fare il suo nome al tavolo che deciderà le candidature. Evidenziando che il Gruppo regionale è pronto ad impegnarsi.
In tandem con Zingaretti
La candidatura di Francesco De Angelis non sarà alternativa a quella dell’ex governatore Nicola Zingaretti. Al contrario: si ipotizza un tandem tra i loro due nomi in tutto il sud del Lazio.
Su Francesco De Angelis convergerebbe il sostegno di Rete Democratica, la componente nata nei mesi scorsi unendo le forze radicate sui territori intorno al nome del deputato romano di sangue ciociaro Claudio Mancini. Di suo, Frank porterebbe in dote i 17mila voti che a febbraio 2023 hanno rieletto in Regione Lazio la consigliera Sara Battisti. E le migliaia di voti che allo scorso congresso Regionale hanno costruito il percorso per acclamarlo Presidente regionale.
Da poco senza Consorzio
Nei mesi scorsi Francesco De Angelis si è congedato dal Consorzio Industriale del Lazio che lui stesso aveva creato guidando la fusione dei cinque consorzi presenti fino a quel momento sui territori. In precedenza era stato presidente del consorzio industriale Asi di Frosinone: lì aveva riversato la sua esperienza da assessore regionale alle Attività Produttive (durante il governo Marrazzo) e di vice presidente della Commissione Bilancio (governo Storace).
In Europa ci è già stato dal 2009 al 2014, ricoprendo l’incarico di componente della commissione Industria e di delegato alle relazioni con i Balcani. Nella tornata successiva ha mancato la rielezione per un soffio: è stato il primo dei non eletti.
I sondaggi commissionati dal Pd dicono che nel Centro Italia c’è un seggio in bilico e che servono voti del territorio per spostare l’ago della bilancia. Nasce da qui l’intuizione di Daniele Leodori. Da venerdì Frank è mobilitato: se lo schiereranno si saprà questa settimana.
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