C’è una nave sul fondo del Lago di Costanza che è stata soprannominata il “Titanic delle Alpi”. È la sotto da circa 90 anni, ora si sta decidendo di riportarla in superficie. Si tratta del piroscafo “Säntis”, lungo 48 metri e in grado di trasportare fino a 400 persone, che venne deliberatamente affondato nel 1933 perché ritenuto inadatto alla navigazione e la demolizione sarebbe stata troppo costosa. Ora ci si è accorti che alla profondità dove si trova, circa 210 metri dalla superficie, l’oscurità e la poca presenza di ossigeno in quelle acque, hanno lasciato il piroscafo straordinariamente ben conservato e dunque si sta lavorando per riportarlo in superficie e metterlo in mostra al pubblico.. Dimenticato fino al 2013. A differenza del Titanic dunque, il Säntis – che è più antico del Titanic essendo stato commissionato 20 anni prima – è destinato a rinascere. Le autorità svizzere hanno concesso il permesso alla Ship Salvage Association di eseguire un’operazione di salvataggio. Nonostante sia rimasta sommersa per quasi 90 anni, la nave è stata ben conservata grazie al buio, al freddo, e al basso contenuto di ossigeno del lago. La vernice e le scritte sulla nave rimangono sorprendentemente visibili, a testimonianza della sua incredibile conservazione.
Il “crollo” lo ebbe quando si pensò di cambiare i motori che funzionavano a carbone con motori a petrolio. Vari problemi, incrementati da una crisi economica del periodo, lo fecero diventare troppo costoso da mantenere e così la Compagnia di Navigazione Svizzera, allora proprietaria del piroscafo, lo portò in mezzo al lago e decise di affondarlo. Se ne stette laggiù sul fondo, orami dimenticato fino al 2013 quando un’immersione non ne determinò la posizione con precisione. Il traghetto allora venne acquistato dalla Romanshorn Ship Salvage Association e si iniziò la raccolta fondi per riportarlo alla luce.. Le similitudini con il Titanic. Non fu solo l’affondamento a dargli il soprannome di “Titanic delle Alpi”, ma come il Titanic aveva un motore a tre cilindri, e quando affondò la poppa si alzò in aria con la bandiera che sventolava alta. L’operazione di recupero deve però essere fatta in temi brevi, perché il relitto è minacciato da una specie invasiva di mitili, le cozze Quagga, che sono arrivate nel lago attorno al 2016, diventate poi la specie dominante. Queste cozze potrebbero ricoprire velocemente l’intero piroscafo. L’operazione per riportare in superficie il Säntis dovrebbe iniziare a marzo 2024 e dovrebbe essere sollevato attraverso una serie di palloni gonfiabili posti all’interno del piroscafo. Se tutto andrà come previsto, verrà sollevato dapprima fino a circa 12 metri dalla superficie e poi, ad prile, verrà sollevato fino all’aria aperta. Quindi verrà portato nel vicino cantiere navale di Romanshorn per essere ristrutturato, dove già aveva subito le precedenti trasformazioni nel 1898..
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