Le seppie sono “doni” del mare che arricchiscono la tavola con il loro sapore unico e la consistenza succulenta. Per godere appieno di questa prelibatezza, dobbiamo sapere come pulire le seppie!
Conoscere il processo corretto per pulire le seppie grandi e piccole e l’arte di estrarre la sacca di inchiostro senza rovinare il loro delizioso gusto permette di usare al meglio questo ingrediente versatile.
Come riconoscere la seppia?
Le seppie sono dei molluschi con un corpo ovale allungato, che presentano la caratteristica di avere 10 tentacoli, di cui 8 di pari lunghezza e 2 con le ventose solo alle estremità, dei quali si servono per catturare le prede.
In caso di pericolo si difendono rilasciando una sostanza simile all’inchiostro, posta in una sacca, conosciuto come “nero di seppia”, utile a confondere il nemico per darsi alla fuga. In mezzo ai tentacoli, è nascosto il “becco”, di materiale osseo, chiamato così proprio per via della somiglianza col becco di un uccello.
All’interno del corpo, infine, troviamo la conchiglia, di colore bianco, più propriamente conosciuta col nome di “osso di seppia”.
Come pulire le seppie fresche senza romprere la sacca
L’utilizzo delle seppie in cucina è vario, ma quello senz’altro più conosciuto e richiesto è il “risotto al nero di seppia”, che prelude la salvaguardia della sacca d’inchiostro posta al di sotto della conchiglia. Vediamo dunque, passo passo cosa si toglie della seppia, come si puliscono le seppie fresche e come ricavarne l’inchiostro.
Per prima cosa, laviamo sommariamente la seppia sotto l’acqua corrente, così da togliere il nero più “grosso” ed esterno. A proposito di “nero” vi consigliamo di effettuare tale operazione di pulizia della seppia con l’utilizzo di un paio di guanti in lattice da cucina, poiché l’inchiostro è difficile poi da tirar via, soprattutto dall’interno delle unghie.
Premiamo leggermente verso l’apice della seppia in modo da farne fuoriuscire l’osso.
Immediatamente sotto, sono poste le interiora del mollusco…basterà svuotarne l’interno per ripulirla.
In fondo c’è la sacca contenente il nero. Basterà prelevarla delicatamente prestando attenzione a che non si rompa. La teniamo da parte fino al momento dell’utilizzo, tenendo conto di una breve “vita”.
Procediamo, poi, a spellare la seppia, di modo che rassomigli, per intenderci, al mollusco “bianco” che siamo abituati ad acquistare già pronto in commercio. Come togliere la pelle delle seppie? Afferriamo il “sottopelle” all’apice del corpo e solleviamo uniformemente tutta la pelle.
L’operazione successiva sarà quella di staccare, con uno strappo deciso i tentacoli dal resto del corpo.
È arrivato il momento di eliminare gli occhi: come togliere gli occhi alle seppie? Ci serviremo di un paio di forbici, preferibilmente appuntite.
Non dimentichiamo, poi, di eliminare il becco, posto in mezzo ai tentacoli.
Ecco fatto…una bella lavata finale e…pronte le seppie per essere preparate secondo la ricetta che più ci aggrada!
P.S. Se ti stai chiedendo come pulire le seppie per farle ripiene, non preoccuparti. Il procedimento è lo stesso, ma devi fare attenzione a mantenere il corpo intatto.
Come pulire le seppie piccole
Il procedimento per pulire le seppie piccole (dette anche seppioline) non è molto diverso. Sarà sufficiente metterle su un tagliere, praticare un taglio lungo il lato lungo e allargare il lempi con le dita.
A questo punto occorre rimuovere le interiora, l’osso e la sacca di nero (se presente) e procedere alla rimozione della pelle e degli occhi. I tentacoli possono restare o meno a seconda della ricetta.
Come conservare le seppie
Si possono congelare le seppie senza pulirle?
La pulizia delle interiora è un passo fondamentale quando si congela il pesce, comprese le seppie. L’omissione di questo processo potrebbe comportare il rischio di contaminazione batterica durante lo scongelamento. Le interiora contengono batteri e possono deteriorarsi più rapidamente rispetto alla carne del pesce, quindi è importante rimuoverle prima del congelamento.
La presenza di batteri nelle interiora potrebbe compromettere la sicurezza alimentare e la qualità del pesce, specialmente durante il processo di scongelamento quando le temperature sono più favorevoli alla crescita batterica. Pertanto, sarebbe meglio evitare di congelare le seppie senza pulirle prima.
Quindi, come pulire le seppie congelate? Considerando che sono state eliminate le viscere, l’osso e la sacca dell’inchiostro, non bisognerà far altro che rimuovere la pelle incidendo il corpo e tirandola.
Come cucinare le seppie
Ora che le seppie sono pulite e pronte, è il momento di esplorare alcune ricette con le seppie davvero irresistibili:
Seppie alla Griglia con Limone e Erbe: Marinare le seppie con olio d’oliva, succo di limone, aglio e erbe aromatiche. Grigliarle rapidamente per ottenere una doratura leggera. Servire con fettine di limone per un piatto fresco e aromatico.
Risotto alle Seppie e Nero di Seppia: Preparare un soffritto con cipolla, aglio e prezzemolo. Tostare il riso e cucinare gradualmente con brodo di pesce, aggiungendo in un secondo momento prima le seppie e dopo il nero di seppia per un sapore intenso.
Seppie in Umido con Pomodoro e Vino Bianco: Stufare le seppie con pomodoro fresco, vino bianco, cipolla e pepe nero. Lasciale cuocere lentamente fino a quando la carne diventa tenera e i sapori si mescolano.
Le ricette con seppie sono tantissime e potenzialmente infinite, tuttavia occorre tenere a mente qualche consiglio.
Prima di tutto è necessario regolare la temperatura di cottura per mantenere la carne delle seppie tenera. Quindi evitare le cotture prolungate che potrebbero renderle gompose.
Se si è riusciti a estrarre la sacca di inchiostro, bisogna considerare l’opportunità di utilizzarla per intensificare il sapore dei piatti.
Infine, sperimentare con spezie e aromi diversi. Le seppie sono un telaio neutro perfetto per accogliere una varietà di sapori.