Cassandra nella mitologia greca era la figlia di Priamo e di Ecuba, ed era talmente bella e seducente che tutti se ne innamoravano, come Apollo figlio di Zeus. La giovane rifiutò il Dio Apollo e questo in preda all’ira scatenò su di lei una maledizione trasformando il dono in un flagello.
Da quel giorno Cassandra continuò a prevedere il futuro e tutte le predizioni da lei fatte non sarebbero mai più state credute. Dunque la sindrome di Cassandra fa riferimento a colei che non viene creduta, o meglio il pessimista che vede in qualunque cosa della vita un senso di negativo, portando a formulare sistematicamente profezie avverse circa il proprio futuro.
E’ un disturbo di tipo comportamentale non solo per sé, ma anche per gli altri e si ritrova soprattutto nelle donne e le cause sembrerebbero legate al concetto dei ruoli di genere.
Con la sindrome di Cassandra si cerca la continua approvazione degli altri per la mancanza di fiducia e autostima in se stessi.
Le cassandre sono considerate le donne che inizialmente profetizzano una disgrazia, ovvero aspettative negative per poi mettere in atto in maniera inconscia comportamenti tali da far realizzare la profezia e in taluni casi anche con autolesionismo. “Non ce la farò mai, andrà sicuramente tutto male”, sono solo alcune frasi tipiche di chi soffre di pregiudizi, discriminazioni e sopraffazioni. Questo pessimismo può condurre la donna a
disinvestire sempre più nell’impegno.
Coloro affette da questa sindrome tendono ad avere un esagerato senso del controllo delle cose e persone e spesso loro stesse temono della felicità poiché convinte di non meritarla oppure che da un momento all’altro possa accadere qualcosa di catastrofico e a causa di ciò non riescono a godere della giusta serenità. Depressione, bassa autostima, forte senso di inadeguatezza e ricerca dell’approvazione eterna sono alcune caratteristiche principali del complesso di Cassandra, conducono la persona a svalutarsi e ad adottare un atteggiamento rinunciatario arrendendosi al destino.
Indubbiamente la sindrome di Cassandra fa sentire le donne sottostimate nelle varie sfere della vita e l’aspetto più rilevante di tale sindrome è proprio legato al concetto del giudizio altrui, se gli altri “la sottovalutano” allora anche “Cassandra” comincerà a farlo, così che la ricerca dell’approvazione si basa proprio sulla profezia che si auto avvera.
Tali donne mostrano notevoli difficoltà nell’amare sé stesse e allo stesso tempo è possibile che sviluppino episodi di depressione reattiva, instaurandosi un circolo vizioso per il quale la donna tende a sbagliare poiché la mancata riuscita o l’errore sono ciò che si aspetta inevitabilmente.